(Pierangelo Rovelli)

Con un accordo quadro il Comune di Milano stanzia 22.500.000 € per interventi di Manutenzione Straordinaria delle scuole di proprietà comunale, assegnando al Municipio 3 la quota di 2.272.729 €. Il Municipio è richiesto, a seguito del trasferimento delle deleghe sull’edilizia scolastica, da tempo attese nel processo di decentramento avviato con la trasformazione dei Consigli di Zona in Municipi, di produrre una lista di priorità per il Piano Annuale di manutenzione Straordinaria delle Scuole.

Il Consiglio ha deliberato a larghissima maggioranza nella seduta del 2 febbraio, una lista a priorità 1, a copertura del 75% dello stanziamento rilasciato, come raccomandato dall’Assessore Rabaiotti nel suio intervento in Commissione, e una seconda lista, a priorità 2 su cui intervenire nel caso abbastanza probabile che dai lavori della lista 1 avanzino dei fondi.

E’ indubbio che questa delibera, che e’ il risultato di tre commissioni Educazione e Territorio, di cui la seconda con l’intervento dell’Assessore ai Lavori Pubblici Rabaiotti e dei suoi tecnici, rappresenta un interessante passo avanti nel processo di decentramento e di trasferimento di deleghe ai Municipi.

Questo percorso assume particolare importanza perché per la prima volta l’organo decentrato è chiamato a definire le priorità nell’esecuzione dei lavori nelle scuole e, in generale in qualsivoglia opera pubblica .

I criteri nella scelta delle priorità sono:

  • La sicurezza, cioè le scuole con problemi strutturali
  • La distribuzione equilibrata sul territorio del Municipio
  • L’attesa: vengono privilegiati gli interventi richiesti da più tempo dalle scuole
  • Le segnalazioni dei Dirigenti Scolastici, dei Consigli d’Istituto, del personale docente e non docente, dei Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione;
  • L’efficacia, ovvero la restituzione alla fruibilità di aree oggi non praticabili, tenuto conto che alcune volte anche interventi di piccola consistenza possono sbloccare grandi disagi.

A questi criteri si aggiungono quelli già previsti dall’Accordo Quadro, dal Codice degli Appalti e ricordati dall’Assessore Rabaiotti:

  • Prevedere una spesa complessiva che copra solo il 75% della cifra a disposizione.
  • Non possono essere richiesti interventi di valore superiore a 1,000,000 €, oltre IVA, in quanto proibito dal Capitolato Speciale D’Appalto.

In questo modo, la messa in sicurezza assorbe una parte rilevante della cifra stanziata, ma d’altra parte la  sicurezza è il problema principale e più urgente delle scuole a livello nazionale. Solo dal 2015 esiste un’anagrafe nazionale degli edifici scolastici, attesa da venti anni, una mappatura di oltre 42.000 edifici scolastici censiti, di cui il 55% risale a prima del 1976 con i problemi di vetustà che ne derivano.

Una ulteriore precisazione: gli interventi di manutenzione per la rimozione amianto piuttosto che la prevenzione incendi sono esclusi perché sono obbligatori. Essi seguono un loro percorso di attuazione separato.

Le principali opere previste sono lo smaltimento delle lastre d’amianto della copertura della Scuola per l’infanzia di Via Crescenzago 47 , intervento che potrà essere scorporato se l’intervento rientrerà nel piano dell’amianto, che, come detto, è escluso da questa lista di interventi (in questo caso la cifra liberata potrà essere usata per le priorità in lista 2), le facciate della scuola di Via Pisacane (da terminare), il rinforzo della struttura centrale della primaria Leonardo da Vinci, che è attualmente puntellata, il completamento del rinforzo strutturale del nido di Lombardia 65 e gli interventi sui problemi strutturali dell’atrio della secondaria Cairoli di Via Pascal. Questi gli interventi strutturali e, quindi, più urgenti perché impattano la sicurezza (valore circa 1.290.000 €). Le altre opere nell’elenco in priorità 1 riguardano sostanzialmente piccoli interventi su bagni, isole ecologiche, scarichi, infiltrazioni, problemi comunque che non impattano la sicurezza.

 

 

 

Deleghe ai Municipi sulla scelta delle priorità di manutenzione dell’edilizia scolastica.

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