COSA E’ IL C40

C40 Cities accomuna oggi 94 città sparse in tutto il mondo che hanno l’ambizioso obiettivo di guidare gli sforzi planetari per combattere il cambiamento climatico, promuovere lo sviluppo sostenibile ed il benessere dei cittadini.

Il Comune di Milano fa parte del C40

L’Italia è rappresentata, oltre che da Milano, anche da Roma e Venezia

Le città C40 contano 700 milioni di abitanti, ossia circa 8-10% della popolazione mondiale

Le città C40 generano il 25% del prodotto interno lordo mondiale

«Abbiamo raggiunto un momento decisivo per il nostro pianeta. Per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi ed evitare cambiamenti climatici catastrofici, dobbiamo agire più rapidamente e con più urgenza che mai. Fortunatamente, i sindaci delle principali città del mondo sono emersi come leaders pronti a mostrare le ambiziose azioni climatiche di cui il pianeta ha bisogno. Le città sanno cosa deve essere fatto per limitare il riscaldamento globale a 1,5° e sanno che raggiungere questo futuro climaticamente sicuro è possibile solo se agiamo ora e in collaborazione con gli altri livelli di governo, con le imprese, la società civile ed i cittadini

“IL FUTURO DEI CONSUMI URBANI PER TENERE LE TEMPERATURE ENTRO +1,5°C”

Le Città C40 sono impegnate a promuovere ed implementare azioni concrete per il contenimento dell’aumento della temperatura planetaria entro 1,5 gradi Celtius. Tali azioni si sommano e si integrano con i piani nazionali. C40.

l’Università di Leeds ed il gruppo @ARUP hanno da poco pubblicato una nuova ricerca. Con questo articolo, Vi raccontiamo in breve cosa dice: “THE FUTURE OF URBAN CONSUMPTION IN A 1.5°C WORLD” .

Eventuali errori, omissioni sono unicamente nostra responsabilità e ci scusiamo in anticipo con i lettori, gli autori della ricerca e le istituzioni che hanno supportato tale studio.

I consumi delle 100 metropoli più grandi del pianeta generano il 10% (4,5 GtCO2) del totale dei gas ad «effetto serra» (45 GtCO2 nel 2017). In assenza di interventi tempestivi ed imponenti il riscaldamento globale è destinato ad aumentare

Senza alcun intervento, tali emissioni aumenteranno dell’87% circa entro il 2050. Con conseguenze devastanti per tutti

La nuova ricerca misura le emissioni di gas serra in base a dove vengono consumati i prodotti e servizi .

I consumi metropolitani a maggior impatto di gas serra devono essere tagliati almeno del 50% entro il 2030 se vogliamo mantenere l’innalzamento delle temperature globali entro 1,5 gradi Celtius.

Per le aree a maggior reddito (USA, Europa, Est Asia), ossia quelle più responsabili della produzione di gas serra, il taglio dovrà essere almeno del 67% entro il 2030

Gli stili di consumo non sono uniformi tra le città del C40, oscillando tra un minimo di 1,2 tCO2 ad un massimo di circa 40 tCO2 pro-capite anno! Una differenza equivalente a 20 voli di a/r tra Londra e NY !!!

Gli abitanti delle metropoli hanno un’opportunità enorme per contribuire al taglio delle emissioni nocive e porre rimedio, o almeno rallentare, le emergenze climatiche. Modificare i nostri stili e comportamenti di consumo è possibile e ciascuno è chiamato a fare la propria parte per il successo ed il benessere per Tutti.

SEI SETTORI PRINCIPALI DI INTERVENTO

La ricerca ARUP individua SEI ambiti di intervento sui cui è importante ed urgente intervenire per le Città del gruppo C40. L’intento è di modificare gli stili di consumo ed orientare la cittadinanza verso abitudini maggiormente virtuose, ossia, con un RIDOTTO IMPATTO DI GAS SERRA

1 – ALIMENTAZIONE

I principali risparmi in termini di minori emissioni di gas serra si possono conseguire con un ripensamento della DIETA e più in generale al settore dell’ALIMENTAZIONE

Obiettivo di riduzione delle emissioni legate all’alimentazione del 31-37%.

Aumento dell’apporto da vegetali e riduzione degli sprechi domestici ci daranno circa la metà dei risparmi di gas serra possibili.

Lunedi (o altro giorno della settimana) dieta vegetariana nelle scuole, asili ed edifici pubblici.

Riduzione da eccessi di «fast food» per i giovani.

Diffusione dei punti vendita di cibo sano e riduzione degli spostamenti con mezzi privati necessari per raggiungerli

Max 16 kg di carne pro-capite anno (58 kg attuali), ossia 300 grammi a settimana pro-capite!!!

Max 90 kg di latte e derivati pro-capite (155 kg odierni), ossia circa 1700 grammi settimana.

2 – COSTRUZIONI ed INFRASTRUTTURE

Il secondo settore dove si possono realizzare enormi risparmi nelle emissioni di gas serra è quello delle costruzioni e delle infrastrutture

Obiettivo al 2030 di riduzione delle emissioni di questo comparto del 26%.

  • Incentivi e regolamentazioni atte a ridurre il consumo di acciaio del 35% e di cemento del 56%.
  • La piena occupazione degli edifici (esistenti) riduce del 20% il fabbisogno di nuovi spazi.
  • L’impiego di materiali alternativi (ad es. legno sostenibile al posto di cemento o calcestruzzo), per il 90% delle case ed il 70% degli uffici in costruzione.
  • Reimpiego dei materiali usati negli edifici o infrastrutture dismessi.

3 – TRASPORTO PUBBLICO / PRIVATO

Il terzo settore di intervento più importante è quello del trasporto pubblico e condiviso da privilegiare rispetto ai veicoli privati.

L’obiettivo al 2030 è una riduzione delle emissioni derivanti dall’uso di veicoli privati del 28%.  Per conseguire tale obiettivo occorre:

Rafforzare la rete pubblica dei trasporti

Incentivare la condivisione dei mezzi di trasporto

Facilitare l’uso dei mezzi pubblici o in condivisione

Riduzione della necessità di disporre di mezzi privati.

Incrementare la durata della vita utile dei mezzi di trasporto e l’efficienza nella loro produzione (target durata min.20 anni). Max 190 veicoli per abitante ogni 1000 persone (nel 2017 erano 561).

4 – TESSILE ed ABBIGLIAMENTO

Il quarto settore di intervento per importanza in termini di risparmi di gas serra ottenibili, è quello del TESSILE, ABBIGLIAMENTO

Al 2030 l’obiettivo è una riduzione delle emissioni generate da questo comparto del 39%.  Per raggiungere questo traguardo:

Incentivare il riciclo, la modifica, il noleggio, il riuso dei capi di vestiario.

Riduzione del 75% degli sprechi presenti nella catena di distribuzione. Max 8 capi nuovi all’anno a persona.

5 – ELETTRONICA di CONSUMO

Il quinto settore di intervento per importanza in termini di risparmi di gas serra ottenibili, è quello dell’ELETTRONICA di CONSUMO

L’obiettivo è la riduzione delle emissioni da beni di consumo elettronici del 18% entro il 2030.

Per conseguirlo dobbiamo allungare fino a sette anni la vita utile di beni quali pc, smarthphone, tablet, tv, radio, etc.

In alcuni casi, si può promuovere lo sharing ed il prestito temporaneo. Bisogna incentivare le riparazioni ed il mercato dell’usato garantito.

6 – TRASPORTO AEREO

Il sesto ed ultimo settore di intervento per importanza in termini di risparmi di gas serra ottenibili, è quello del TRASPORTO AEREO

L’obiettivo è la riduzione delle emissioni di settore del 26% entro il 2030.

Per arrivarci, occorre ridurre del 28% i voli tra le città del network C40.

Occorre, quindi, investire nella rete ferroviaria ad alta velocità ed incentivarne l’uso.

Bisogna promuovere il progresso tecnologico nella produzione degli aeromobili ed aumentarne l’efficienza energetica.

Sul corto raggio, bisogna arrivare al massimo ad 1 volo a/r ogni 2-3 anni a persona.

Si stimano possibili risparmio di NOx per 22 milioni di kg (120 mila auto che si muovono senza sosta x un anno intero) e di SO2 per 3 milioni di kg (9 milioni auto che si muovono senza sosta x un anno intero).

BENEFICI ATTESI

Risparmi per 1,5 GtCO2 all’anno sino al 2030.

Sommati agli interventi governativi (politiche nazionali in linea con l’Accordo di Parigi) ed a quelli già programmati con l’agenda «Deadline 2020», le città C40 possono raggiungere il 70% dei risparmi di gas serra entro il 2050.

Tale valore è quello stimato per il rispetto del limite di 1,5 gradi di incremento della temperatura globale.

Si stima in Usd 11 miliardi il risparmio possibile per la sola città di Londra e solo considerando gli interventi nel settore delle costruzioni. I risparmi potrebbero essere «reinvestiti» per finanziare l’efficientamento energetico. A livello individuale un risparmio di Usd 15k per l’acquisto della casa.

170 mila morti in meno nelle città C40 grazie al minor consumo di carni rosse. Si libererebbero terreni ora destinati a pascolo in misura uguale alla Spagna!!! Con spazio x 32 miliardi di alberi in più!

Riducendo il parco veicoli privati, si avrebbero 170 milioni di metri quadri di superfici cittadine usate per parcheggiare sarebbero restituiti alla comunità, per esempio, per piantare 2,5 milioni di nuovi alberi – con ulteriori effetti benefici sulle temperature cittadine e consumo di energia – e per creare 25 mila km di nuove piste ciclabili. La minore congestione, significherebbe spostamenti più veloci per tutti.

Il cambio di abitudini nell’abbigliarsi, potrebbe portare a risparmi totali per Usd 93 miliardi annui a favore dei residenti nelle città C40.

RIFERIMENTI

https://c40-production-images.s3.amazonaws.com/other_uploads/images/2259_C40_CBE_MainReport_190613-HDA3.original.pdf?1561382579

https://www.c40.org/press_releases/new-research-shows-how-urban-consumption-drives-global-emissions

https://c40-production-images.s3.amazonaws.com/other_uploads/images/1923_Peaking_emissions_Media_Pack_Extended_version.original.pdf?1536847923

https://www.ipcc.ch/site/assets/uploads/sites/2/2019/05/SR15_SPM_version_report_LR.pdf

MILANO ed il GRUPPO “C40 CITIES” x la SOSTENIBILITA’

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